Ringrazio il mio amico genderqueer Denis.
Parlavamo di quanta “dose di androginia” fosse tollerata in una donna e dove si fermasse il limite dell’accettabile, e mi ha fatto capire che, se ormai possono essere “accettabili” in una donna anche i tatuaggi grossi e violenti, o i capelli rasati, o la cravatta, c’è un tabù insindacabile: le gambe di una donna devono essere depilate.
Non so se questo discorso puo’ essere circoscritto all’italia, ma effettivamente, come ftm che non sempre “passa” come ragazzo, posso confermare che alla vista delle mie gambe in estate, si scatena lo sgomento.
Un anno fa era uscito un articolo in cui delle ragazze etero e femminili avevano smesso di depilarsi le gambe e portavano le loro gambe “naturali” con disinvoltura, mostrandole sotto vestitini sexy, gonne, trucco e parucco.
Purtroppo questa iniziativa è stata attaccata da tutti, e non solo dai miei colleghi etero (e colleghe). Ho visto anche uomini gay schifati, trans schifate sia ftm che mtf.
Qualcuno anni fa mi insegnò che l’antibinarismo c’entra poco con l’essere o non essere lgbt: ci sono lgbt binari e cisgender etero non binari.
Ecco questo sito binario come ironizza
http://www.ultimissima.it/litalia-boccia-lultima-moda-femminile-720
Si annunciava come la moda dell’anno quella che, tra le donne, rifiutava la ceretta in favore di una gamba “maschia”. La “tendenza” è stata lanciata via web e, va detto, che varie ragazze vi hanno aderito tra lo stupore generale (soprattutto dei maschietti). In Italia, tuttavia, la “moda” è stata bocciata, con gli uomini dello “Stivale” che sentitamente ringraziano.
Certo il fatto che sia l’Italia a bocciare mi fa capire molte cose.
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